
Palazzo Ricci Petrocchini
Il palazzo, di proprietà dell’antica famiglia Ricci Petrocchini, diede i natali a Padre Matteo Ricci, che svolse un’importante mediazione culturale durante il suo viaggio in Cina nel 1582.

Palazzo Cento
L’impianto originario dell’edificio risale al XVI secolo ma esso ha subito vari rimaneggiamenti nel corso del tempo che ne hanno modificato l’assetto originario.

Chiesa dell’Immacolata Concezione
La chiesa, già esistente nel XVII secolo, come testimoniato da un documento conservato presso l’Archivio Storico Comunale di Pollenza, è incastonata tra le facciate dei palazzi prospicienti sulla piazza della Libertà.

Luoghi della Battaglia del 2 e 3 maggio 1815
Nel maggio 1815, nei territori di Macerata, Pollenza e Tolentino, fu combattuta una battaglia che ebbe un’importanza fondamentale per la storia d’Italia.

Abbazia di S. Maria di Rambona
Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto
E’ di certo tra gli edifici religiosi più suggestivi della provincia, nonostante il monastero sia del tutto scomparso e della chiesa romana non si conservino che il presbiterio triabsidato e la cripta.

Chiesa e Convento dei Santi Francesco e Antonio
Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto
Il tempio fu ampliato e trasformato per opera del Tranquilli; nell’agosto del 1932 la facciata, cornice dell’antico portale gotico, fu decorata dal Bazzani.
Chiesa della Madonna della Pace
Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto
La pianta ottagonale e il materiale con cui l’edificio è stato costruito lasciano intendere l’esistenza di una precedente torre, distrutta verso la metà del XV secolo.
La chiesa venne edificata per volere di Antonio Maria Malvezzi, il quale nel suo testamento (1612) richiedeva il trasferimento di un affresco murale collocato nella piccola chiesa che sorgeva nel fondovalle detta Madonna a pié di Terra.
Convento e Chiesa di San Giuseppe
Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto
La chiesa, intitolata a S. Giuseppe, è annessa al convento delle Clarisse, le eredi delle “edificantissime monache” che nel 1556 lasciarono la piccola casa vicino la chiesa di S. Biagio per traslocare nel nuovo complesso, compreso tra vicolo delle Monache e via Olivieri, edificato grazie alla munificenza di Giovanni Greco.

Palazzo Comunale
Presenta un elegante portale barocco ed una Torre Civica con cupola sansovinesca terminante in un campaniletto di ferro.

Chiesa di San Biagio
Imponente la sua mole a croce greca; l’interno è sovraccarico di pitture e decorazioni di Domenico Tojetti, Virginio Monti, Giovanni Cingolani, Biagio Biagetti, Giuseppe Fammilume; sopra l’ingresso organo Callido del 1793.